LosLobos Touring Club
giovedì 17 maggio 2012
sabato 10 marzo 2012
Mi sto preparando...
Si lo so, la sella è inguardabile e la bici fa schifo,
però ho elaborato una borsa militare per i miei giri
lunghi. Si può mettere davanti al manubrio o dietro
la sella. Già testata, con un altra piccola modifica
andrà benissimo, certo il peso sulla bici un po' si sente,
ma direi che è sopportabilissimo.
Allora zio quando partiamo per una due giorni?
domenica 11 dicembre 2011
Dicembre, due giorni in Liguria
Previsioni meteo orribili: danno una perturbazione da Ovest che, interrompendo ben tre giorni di sole dopo oltre quindici di nebbie densissime, raggiungerà sicuramente le coste liguri nella mattinata dell'otto dicembre.
Bah! Tanto non è un problema. Mi affido alla esperta organizzazione del duo Antonino/Zio, veterani del Gravel Touring. E questo è l'anno dedicato.
La Liguria è una certezza e non si smentisce manco questa volta:
14° C. ed anche oltre, la pioggia prevista? Solo un accenno alle falde del Turchino, poi più nulla!
Parcheggiamo, prepariamo le bici (la mia, comprese le borse, gentilmente offerte) ed in perfetto orario sulla tabella di marcia, si parte in direzione Finale Ligure.
Visita obbligatoria al negozio di Luca; saluto veloce, spesa vettovaglie e poi via, si parte: direzione Passo del Melogno.
Si sale, la strada è quella che porta all'autostrada, non molla e non lo farà per un bel pezzo.
Solo dopo un ora e mezza ci prendiamo una pausa, e siamo a metà salita.
Un'ora più tardi, sosta per riempire le borracce.
Da qui, ci aspetta la sterrata che porta su al Passo.
E' l'Alta Via. Da qui si passa solo con bici da DH!
E poi passiamo noi.
Vedere delle bici da Dh è sempre un buon segno: vuol dire che la salita è finita.
Prima loro poi noi, a ruota, cominciamo a scendere. Sulle pietre le borse non si muovono, il baricentro portato verso il basso, compensa la posizione che si deve assumere per forza. Pensavo fosse più complicato, ed invece basta tener sotto controllo la propria velocità, giusto per non saltare troppo violentemente sulle pietre. Le gomme strette su una bici così appesantita vanno tenute ad una pressione tra le 3 e le 4 atm. trovando il giusto compromesso per evitare di pizzicare o di rimbalzare perdendo il controllo del mezzo.
Foto di rito al Passo poi giù, su una mulattiera che metterà a dura prova i freni. Con il freddo e con la fatica la forza delle dita sulle leve viene meno, ma i dischi fanno il loro dovere, così scendiamo in sicurezza fino a raggiungere la strada asfaltata.
Ci aspetta una breve salita al passo dello Scravaion.
Poi ancora discesa, lungo stradine riparate da bassi muretti in pietra, la cui caratteristica è di avere dei mattoni rossi sulla sommità. Sono gli stessi che adornano le strade del Col de Turinì, per intenderci.
Non solo la strada è una meraviglia, ma anche i paesini che si attraversano sono a dir poco incredibili.
Scendiamo ancora, ed il freddo comincia a farsi sentire, sono quasi le 16 e la luce si fa sempre più fioca.
Sosta a circa 10 km dalla nostra meta a Zuccarello.
In centro paese ci si concede una birra, accompagnata da qualche trancetto di focaccia (e cosa se no?!?).
Poi di nuovo in bici, verso Castelbianco.
Ormai è buio, e lungo la strada solo qualche macchina ferma a bordo strada. Traffico quasi assente.
La valle che attraversiamo è alquanto stretta e si intravedono le falesie, meta degli unici esseri umani incontrati.
Il locale, scovato dallo Zio. E qui si entra nella leggenda!
Solo pochi accenni: camino, posate d'argento, discussione sugli aperitivi, decorazioni a tavola, more, corbezzoli.
Basta.
La prossima volta venite pure voi, così vi fate un'idea precisa.
Secondo giorno:
Frugale colazione e poi
Nasino,Caprauna, strada spettacolare fino alla rocca di Acquila d'Arroscia, pranzo e discesazza a finale. rientro in treno. 2400 mt. 130 km.
C'è stato il tempo per godere di paesaggi straordinari, immersi in stradine adornate da ulivi ancora verdi e cachi spogli di foglie e carichi di frutti.
La discesa al mare di Albenga, accompagnati da una dolce fanciulla bergamasca, conclude la nostra gitarella.
Un vero paparazzo, ci immortala alla darsena, prima di prendere il treno che ci porteà dinuovo alle macchine ed alle nebbie padane.
Bah! Tanto non è un problema. Mi affido alla esperta organizzazione del duo Antonino/Zio, veterani del Gravel Touring. E questo è l'anno dedicato.
La Liguria è una certezza e non si smentisce manco questa volta:
14° C. ed anche oltre, la pioggia prevista? Solo un accenno alle falde del Turchino, poi più nulla!
Parcheggiamo, prepariamo le bici (la mia, comprese le borse, gentilmente offerte) ed in perfetto orario sulla tabella di marcia, si parte in direzione Finale Ligure.
Visita obbligatoria al negozio di Luca; saluto veloce, spesa vettovaglie e poi via, si parte: direzione Passo del Melogno.
Si sale, la strada è quella che porta all'autostrada, non molla e non lo farà per un bel pezzo.
Solo dopo un ora e mezza ci prendiamo una pausa, e siamo a metà salita.
Un'ora più tardi, sosta per riempire le borracce.
Da qui, ci aspetta la sterrata che porta su al Passo.
E' l'Alta Via. Da qui si passa solo con bici da DH!
E poi passiamo noi.
Vedere delle bici da Dh è sempre un buon segno: vuol dire che la salita è finita.
Prima loro poi noi, a ruota, cominciamo a scendere. Sulle pietre le borse non si muovono, il baricentro portato verso il basso, compensa la posizione che si deve assumere per forza. Pensavo fosse più complicato, ed invece basta tener sotto controllo la propria velocità, giusto per non saltare troppo violentemente sulle pietre. Le gomme strette su una bici così appesantita vanno tenute ad una pressione tra le 3 e le 4 atm. trovando il giusto compromesso per evitare di pizzicare o di rimbalzare perdendo il controllo del mezzo.
Foto di rito al Passo poi giù, su una mulattiera che metterà a dura prova i freni. Con il freddo e con la fatica la forza delle dita sulle leve viene meno, ma i dischi fanno il loro dovere, così scendiamo in sicurezza fino a raggiungere la strada asfaltata.
Ci aspetta una breve salita al passo dello Scravaion.
Poi ancora discesa, lungo stradine riparate da bassi muretti in pietra, la cui caratteristica è di avere dei mattoni rossi sulla sommità. Sono gli stessi che adornano le strade del Col de Turinì, per intenderci.
Non solo la strada è una meraviglia, ma anche i paesini che si attraversano sono a dir poco incredibili.
Scendiamo ancora, ed il freddo comincia a farsi sentire, sono quasi le 16 e la luce si fa sempre più fioca.
Sosta a circa 10 km dalla nostra meta a Zuccarello.
In centro paese ci si concede una birra, accompagnata da qualche trancetto di focaccia (e cosa se no?!?).
Poi di nuovo in bici, verso Castelbianco.
Ormai è buio, e lungo la strada solo qualche macchina ferma a bordo strada. Traffico quasi assente.
La valle che attraversiamo è alquanto stretta e si intravedono le falesie, meta degli unici esseri umani incontrati.
Il locale, scovato dallo Zio. E qui si entra nella leggenda!
Solo pochi accenni: camino, posate d'argento, discussione sugli aperitivi, decorazioni a tavola, more, corbezzoli.
Basta.
La prossima volta venite pure voi, così vi fate un'idea precisa.
Secondo giorno:
Frugale colazione e poi
Nasino,Caprauna, strada spettacolare fino alla rocca di Acquila d'Arroscia, pranzo e discesazza a finale. rientro in treno. 2400 mt. 130 km.
C'è stato il tempo per godere di paesaggi straordinari, immersi in stradine adornate da ulivi ancora verdi e cachi spogli di foglie e carichi di frutti.
La discesa al mare di Albenga, accompagnati da una dolce fanciulla bergamasca, conclude la nostra gitarella.
Un vero paparazzo, ci immortala alla darsena, prima di prendere il treno che ci porteà dinuovo alle macchine ed alle nebbie padane.
mercoledì 28 settembre 2011
TRA PIEMONTE E LIGURIA
Se avete voglia di pedalare ma senza esagerare ,ecco un ottimo 3 giorni tra Piemonte e Liguria , Partenza ed arrivo a Ceva.
Primo giorno partenza da Ceva ed arrivo a Viozene , piccolo borgo super tranquillo con cena e pernotto in pensione 2 stelle albergo del Tiglio. Cena ottima,pernotto un po' meno per via dei muri che russano....
Secondo giorno Viozene - Garessio ,quì siamo rimasti stupendamente colpiti dal borgo medievale di Garessio. Vale la pena andarci. hotel Italia.
Terzo giorno Garessio-Ceva ma su strade diverse dell'andata passando da Caragnetta-Acquafredda-Millesimo con boschi stupendi e dislivelli mai duri.
Totale km in 3 giorni 160 con quasi 3000 metri dislivello....pochi per ciclisti duri e puri ma ottimi per vivere in pieno il territorio.
martedì 6 settembre 2011
Irlanda in bicicletta - breve resoconto
Ecco qui un breve resoconto con tutte le tappe del nostro viaggio nell'Irlanda Sud-Ovest. Abbiamo selezionato alcune immagini tra le mille scattate per cercare di dare l'idea di questo viaggio, che ci è piaciuto moltissimo. Pedalare con 30 km sotto il sedere non è affatto facile e alla lunga la fatica si fa sentire. La media oraria tenuta, piuttosto bassa, ci ha permesso di godere a pieno del paesaggio naturale, che è la vera ricchezza di questo paese. E' stata una gran vacanza. Più ci pensiamo e più ci sembra bella. Stiamo già pensando alla prossima...
venerdì 12 agosto
Aereo da Venezia e arrivo a Dublino alle 11.50 ora locale. Autobus da Dublino a Galway con arrivo ad ora di cena.
sabato 13 agosto
Partenza da Galway e arrivo a Carna (Connemara). 72 km
domenica 14 agosto
Dopo un Full Irish Breakfast partiamo da Carna e dopo tappa a Clifden per pranzo arriviamo nei pressi di Kylemore. 82 km
lunedì 15 agosto
Partenza da Kylemore e arrivo a Galway passando per la Lough Inagh Valley sotto un'acqua torrenziale. 73 km
martedì 16 agosto
Partenza da Galway e arrivo a Doolin pedalando lungo la costa del Burren. Una giornata meravigliosa! 70 km
mercoledì 17 agosto
Partenza da Doolin e arrivo ad Ennis dopo sosta ad ammirare le Cliffs of Moher. 60 km
giovedì 18 agosto
Partenza da Ennis e arrivo a Croagh/Rathkeale, con sosta a pranzo a Limerick nello stesso pub dove si è tenuto il maledetto decider per i Mondiali SS 2012!! A saperlo rimanevamo lì ad aspettarli! 71 km
venerdì 19 agosto
Partenza da Croagh/Rathkeale e arrivo a Tralee, in tempo per assistere alla prima serata del fantasmagorico festival The Rose of Tralee... se non sapete cos'è siete veramente out, lo fanno vedere persino in tv! 75 km
sabato 20 agosto
Partenza da Tralee in direzione del Conor Pass. Dopo aver conquistato il passo montano sputando sangue arriviamo a Dingle, ci liberiamo delle borse e pedaliamo alla scoperta della punta estrema della Penisola di Dingle. 74 km
Partenza da Dingle e arrivo a Killarney. 67 km
Partenza da Killarney con attraversamento del Killarney National Park e arrivo ad Ardgroom, nella Penisola del Beara. 74 km
Partenza da Ardgroom e arrivo a Adrigole percorrendo la strada costiera della penisola del Beara, chiamata Beara Way e da noi ribattezzata Beara Rollercoaster. 60 km
Partenza da Adrigole ai piedi della Hungry Hill, e arrivo a Killnamartery, nei pressi di Macroom, attraverso il Pass of Kelmaneigh, finalmente con il vento a favore. 76 km
giovedì 25 agosto
venerdì 26 agosto
Partenza in treno da Cork e arrivo a Charleville, poi in bici fino a Kilfinane, sede del SSWC 2011. 19 km
sabato 27 agosto
Mondiali SS e festa... si fa per dire... (Anche oggi in realtà ci siamo fatti i nostri 14 km!)
domenica 28 agosto
In bici fino a Limerick (43 km) e poi treno fino a Dublino!
lunedì 29 agosto
Dublino, visita della città.
lunedì 29 agosto
Dublino, visita della città.
martedì 30 agosto
Partenza da Dublino in bici verso l'aeroporto e rientro in Italia a ora di cena! Purtroppo è finita.
Iscriviti a:
Post (Atom)